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Un discepolo disse al maestro: "Dove posso cercare l'illuminazione?".
Il maestro rispose: "Qui". "E quando accadrà?". "Sta accadendo proprio ora". "Allora, perché
non la percepisco?". "Perché non guardi".
"Per cercare cosa?". "Niente". "Guarda
e basta". "Che cosa?". "Qualunque cosa su cui
si posano i tuoi occhi". "Devo guardare in modo speciale?".
"No, Il modo solito va bene". "Ma non guardo sempre
nel solito modo?". "No". E perché mai?".
"Perché per guardare devi essere qui, e tu più
delle volte sei altrove".
Passo del libro "Un Minuto
di saggezza", di Anthony De Mello |
Kamogha
La marea dei sensi; annegare nelle immagini, nei
suoni, negli odori, nei sapori, nelle sensazioni corporee. Annegare
perché lo sguardo è sempre rivolto all'esterno, mai
all'interno. Noi non osserviamo noi stessi, guardiamo solo gli altri.
Possiamo vedere chiunque, ma non riusciamo a vedere noi stessi.
Farlo non è poi così difficile, è solo che
non ci proviamo sul serio.
Passo del libro "Cibo
per il cuore" di Achaan Chah |
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